MOLTIPLICATO ……PER MOLTIPLICARE BELLEZZA

 

Tony Canto arriva al Teatro Vittorio Emanuele di Messina per presentare in anteprima nazionale il suo nuovo album “Moltiplicato.”

La musica di Tony, produttore autore e arrangiatore è intrisa di quella “sana messinesità” internazionale. Tony è un cantante moderno ironico che viene fuori a mio avviso, da quel filone dei cantautori teatrali simili piu’ agli Avion Travel e raggiunge l’apice dell’ intellettuale racconto in musica che narra la sua stessa formazione musicale. “Sono un cantante antico” dice di se’ , ma non ricorda solo Bindi o Paoli…sarebbe troppo semplice …no Lui è un ricercatore attento di accenti di dolcezza che passano tra nostalgia musicalità nuove ma che vengono fuori da una conoscenza della musica pop country mescolata al mondo brasiliano. Ho detto di Lui che è un messinese internazionale cosa non difficile da spiegare. Credo che Messina, negli anni dopo il terremoto, sia diventata come Lui fa declamare in un monologo a Ninni Bruschetta una citta’ d’amore, una città che non si e’ arresa ed ha sublimato una ricerca spirituale molto forte nell’arte. Ho talmente camminato in lungo ed in largo in questa città ed, ad ogni angolo di strada, incontravo talento…spesso misconosciuto, altre volte l’ho cullato amato e visto crescere e diventare potente. Per me dire “sono di Messina” è già parlare di eccezionalita’ nel cinema nel teatro nella musica. Qui un compositore ha un sound in piu’, una nota nostalgica, una soffusa e manifesta onda di mare, un espressionismo, una creativita’ malinconica o struggente una sua originalità che trae la sua nascita da quella lontana catastrofe. Giovanni Rappazzo, inventore del cinema sonoro, nelle sue memorie, scrive di questa predestinazione della città …cui sarebbe stato tolto tutto, tranne l’essere una fucina di talenti nati dai tormenti..fu la pietas di chi rimase e ricostrui’ a far sì che lo spirito del sommo bene si profondesse in lirica, in scienza, in creazione. Tutto cio’ pero’ avviene come una sorta di miracolo che è un miracolo d’amore celato sotto un insieme di anime inanimate che, invece, essendo novelle vivono il teatro come una occasione di solo svago e perché no…anche di presenza elitaria. La neve blocca i meno coraggiosi a casa, ma i pochi presenti quelli che hanno vissuto il mondo di questa arte salvifica e che vivono le vittorie piu’ che le sconfitte, sono al concerto. Chi, come Tony Canto proviene da questo magma passionale e profondo non è uno qualunque è un autore internazionale perché sceglie uno stile musicale intriso di memoria, uno che ha sentito l’urlo post bellico delle madri, uno che ha addomesticato la ribellione nella dolcezza.

E cosi’ “Moltiplicato” il nuovo album di Canto porta con se il grido della bellezza ed espande in note la sua moltiplicazione di amore. Non si ama solo una donna se non con una perenne serenata “Parlami d’amore Mariù” che Lui dona alla fine della presentazione dell’album e che per Tony diventa quasi un coro a bocca chiusa ….reso da un fine dicitore di un sentimento reinterpretato, non urlando, sussurrando, come non lo avevo mai sentito prima e Mariu’ era mia madre…una madre che Tony rende santificata. Ma c’è anche Vera …chi si siciliana comu a mia…c’è il dialetto cosmico di Francesco Sframeli e Spiro Scimone…..c’è Poco poco poco che è molto molto molto. C’è l’anima di questa terra che non si lascia ma documenta e sponsorizza con le nuove tonalita’ frammiste a ritmi che vengono da terre più lontane ma tutte qui intimamente mescolate. La musica di Tony rende eterna la bellezza….. E anche i testi restano nel cuore: Nascere come se fossi un altro…vivere così moltiplicato…la bellezza mi sorprende con devozione ed umilta’…crescere come un albero nuovo…..(ricorda “Gli Alberi” di Kafka uno radicamento perenne…di tronchi in apparenza forti) e c’è la sua umana transumanza un cambio di sangue con il mondo che gira….e torna con le sue partenze e l’emigrazione….mentre sento in qualche passaggio anche un accento di Tenco nella canzone …se davvero tu tieni a me …non mi devi amare….che sublime amore nel non amarmi per non ferirti….e poi arriva Ninni Bruschetta con le immagini del “prima della terra trema che si fermano al Teatro Vittorio alla notte del 1908” … Ninni ci rende immagini in musica l’inabbissarsi di Reggio e di Messina che restituisce una pioggia sottile di sabbia con i corpi che restano ad amarsi …una rinascita che nasce dalla vita stessa nel momento della fine. Tony crea istantanee mi fa navigare dal passato remoto ad oggi sospesa per le strade di una citta’ scomoda pungente bella, Tony mi racconta la sicilianità di Modugno e nel contempo con Frassica (per me uno dei piu’ grandi attori drammatici che io conosca) mi parla di bambini che muiono giocando a mare…A mare…si gioca tra finito ed infinito…perchè questo concerto è solo per te e per te e per te e per te…con un accenno a Woody Allen e al senso della vita…quella che non si ama e non si vive intenti a fare mille altre cose che non vivere…mentre sfugge la potenza dell’essere vivi. Ma Lui questo poliedrico musicista che ha nel cuore PFM ha scritto per Nina Zilli, Mannarino ha collaborato a ben quattro album di Mario Venuti ed è stato a Sanremo 2016 con “A mare si gioca”. A teatro ha composto e suonato per “Lavori in corso” di Claudio Fava per la regia di Ninni Bruschetta ed ha curato “Malarazza” omaggio a Domenico Modugno in collaborazione con Malincudine e Kaballà e composto le musiche straordinarie e suonate dal vivo per “Amleto” sempre per la regia di Ninni Bruschetta. Nel cinema sono sue le colonne sonore di “Manuale d’amore”, “La Matassa”e “La prova” dello stesso Bruschetta. Il brano “Ti amo Italia”è la canzone nel film “Benur”

Tony Canto si è presentato al pubblico accompagnato dall’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele diretta dal maestro Tony Brundo, con venticinque elementi ed un quartetto di archi, con Giovanni Arena al contrabasso e Luca Scorziello alle percussioni. L’album per “Leave Music in coedizione con Sugarmusic e’ distribuito da Believe Digital.

Un disco da amare subito da esportare ovunque da sentire dentro….e mi viene in mente a proposito di genio e genialita’ il mio amico Vincenzo Spampinato che anni fa scriveva nella “Utopia del Triangolo” che la Sicilia è la California dell’Europa e che invece di costruire trincee, con l’arte e con questa arte della grande musica autoriale potrebbe divenire la capitale del mondo.

 

Anna Maria Mazzaglia

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