TAORMINA FILM FEST 2017: LE RAGIONI DELL’ARTE

Le ragioni dell’arte sono la essenza della esistenza, non un vestito soffiato…. che sfila su un palcoscenico, non il sorriso di un vip che magari ci ricorda l’antico cinema ed il suo coraggio, non l’apparenza chiassosa di una arroganza che non è neppure festa, ma chiacchierio del nulla…le ragioni dell’arte le ho apprese e comprese nei cinema di periferia, nel lavoro creativo e forte del dietro le quinte, le ho approfondite in un cinemino gremitissimo ed intimo : la Saletta Milani. Le ragioni dell’arte stanno in chi incontri lungo la strada che, poi chiami Maestro, perchè diventa per te un esempio, e per me lo è Ninni Panzera, uomo di successo, poi uomo ferito, poi uomo che non si ferma e che resiste, lo è Milena Previtera che non stacca mai, che è una professionista che vive e sa vivere in tutte le situazioni, lo è Emy e poi tutte le belle persone che ho incontrato in un percorso lunghissimo, infinito, fatto di nervi, di pianti, di ascese, di cadute. Lo è Fabio Tracuzzi, nella sua estrosa coerente follia che non ci ha mai reso amici, ma che ha saputo comunque creare un affetto. Per il resto, non amo gli arrampicatori sociali, quelli che discutono di “business” e non sanno di cosa parlano, quelli che se resti fuori dalle mura sono contenti, perchè loro sono comunque…. dentro…. il nulla. Le vere ragioni dell’arte sono quelle per cui si resta al proprio posto sempre, vuoi che sia fare scale o sederti per terra, o anche solo stare in piedi per vivere la emozione che continua ed ha un solo nome: Cinema…del passato…del presente quello di ieri e del subito ma geniale progredito, che educa che apre la mente al perchè delle vere ragioni dell’arte. Le ragioni dell’arte ci indicano una via, che non è solo bellezza ed ammirazione inconsapevole ma è economia ed è la new economy…dovremmo far nostri gli insegnamenti dell’alta finanza come quelle del crowdfunding applicando il tax credit al territorio, scopriremmo così che da soli potremmo creare il vero Festival dell’incontro, in cui mettere a frutto i talenti, le esperienze, le intuizioni, forse anche le consapevolezze meno burocratiche di chi guarda il territorio attraverso il cinema. Per far ripartire una economia potente, indipendente, generosa ma proiettandoci verso il Sud non verso il Nord, anche se l’Italia tutta merita di essere ri-guardata attraverso il gusto e il senso o il sapore del cinema.

Si riparte dunque…non in sottotono, ma nel giusto e solo modo possibile, pronti a stringere alleanze, ma ri-elaborando un percorso antico: dal Mediterraneo, dall’isola, dalla mente unica che si espande e non si frantuma ma raduna in uno spazio e tempo proficue esigenze. La 63esima edizione del Festival del Cinema di Taormina 2017, sarà per me e, non solo, la piu’ travolgente delle costosissime passate edizioni, perchè il cinema diventa territorio ed il “nostro ritrovato territorio” colto e maestoso che sta in un Mediterraneo da cui l’Europa è distante, mi spiace dirlo, meno progredita. Qui sta mente e cuore e la benedetta creazione, la voglia di cambiare, la rea-azione (che non è l’azione reato, ma la Rea titanide della mitologia greca o la Rheia che è lo scorrere dell’acqua che si ricongiunge alla terra) Il cinema qui comprende la sua origine si riappropria di un contenuto che è la invenzione siciliana, la voglia di credere in ciò che si produce e di contare sulla consapevole propria ed unica forza.

Taormina FilmFest spegne 63 candeline, un compleanno con una veste rinnovata, una maratona di cinema nazionale ed internazionale che punterà alla qualità e all’impegno sociale e culturale, con quattro importanti Master Class, sei film in anteprima nazionale, proiezioni di documentari patrimonio della cultura siciliana e presenze di grande spessore artistico. Tre le locations principali, Palazzo dei Congressi, Cinema Olimpia e Villa Comunale che diverranno ben dieci per la Notte del Cinema. Leitmotiv del festival 2017 contaminazioni tra le arti: cinema, musica, teatro, opera lirica, letteratura si incontrano, si intrecciano. Alla conferenza stampa di oggi presenti il giovanissimo Anthony Barbagallo, Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, Eligio Giardina, Sindaco di Taormina, Renato Accorinti, Sindaco di Messina e della Città Metropolitana di Messina, Pietro Di Miceli Commissario della Fondazione Taormina Arte Sicilia, Alessandro Rais direttore dell’Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo della Regione Siciliana / Sicilia Film Commission, insieme al gruppo di lavoro composto da Ninni Panzera (coordinatore), Sino Caracappa e Paolo Signorelli, questi ultimi in rappresentanza dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografici).

Le Masterclass, fiore all’occhiello del festival, si svolgeranno al Palazzo dei Congressi (Sala A), precedute dalla proiezione di un film e dove protagonisti assoluti saranno i giovani. S’inaugura la sezione il 7 luglio Master Class dedicata a Fabio Grassadonia e Antonio Piazza registi di Sicilian Ghost Story, che ha inaugurato con grande successo la Semaine de la Critique del Festival di Cannes. La Master Class sarà preceduta dalla proiezione del film La morte corre sul fiume (The Night of the Hunter, 1955) diretto da Charles Laughton, un film drammatico, un “classico” che ha per sempre cambiato il volto della settima arte e che ha ispirato e influenzato i due grandi registi siciliani. Il 9 luglio è la volta di Isabella Ragonese, vincitrice del Globo d’Oro come migliore attrice protagonista del film “Il padre d’Italia”. La Masterclass sarà preceduta dalla proiezione di Il primo incarico di Giorgia Cecere, film intenso che racconta la storia di una maestra al suo primo incarico, Nena, che deve lasciare famiglia e fidanzato e trasferirsi in un paesino della Puglia. L’omaggio a Isabella Ragonese continuerà per tutte le giornate del festival alle ore 16.00, con altre quattro proiezioni di film indicati direttamente dall’attrice: Tutta la vita davanti di Paolo Virzì, Sole cuore amore di Daniele Vicari e Dieci inverni di Valerio Mieli e Il padre d’Italia di Fabio Mollo.

Sette i film stranieri in anteprima nazionale tutti provenienti da Cannes. Rodin di Jacque Doillon, Hikari (Radiance) di Naomi Kawase, Becoming Gary Grant di Mark Kidel, Oh Lucy di Atsuko Hirayanagi, Patti Cakes di Jeremy Jasper, La Cordillera di Santiago Mitre e Le Phantomes d’Ismael di Arnaud Desplechin.

La cinematografia italiana sarà protagonista al Palazzo dei Congressi con alcune prime assolute: Totò e Vicè di Umberto De Paola e Marco Battaglia, un affettuoso omaggio a Franco Scaldati, Mario Soffia sulla cenere di Alberto Castiglione.

Completeranno il palinsesto Handy di Vincenzo Cosentino Alamar di Pedro Gonzales Rubio e Sette giorni di Rolando Colla.

Un nutrito gruppo di documentari La luce di Pino Pinelli di Mimmo Calopresti e Macbeth di Daniele Campea in prima nazionale, nonché Prova contraria di Chiara Agnello, Saro di Enrico Artale, Mexico un cinema alla riscossa di Michele Rho, La prova di Ninni Bruschetta, La mia Battaglia di Franco Maresco e Nessuno ci può giudicare di Steve Della Casa,

Il Taormina FilmFest 2017 organizzerà sabato 8 luglio insieme al Comune di Taormina La Notte del Cinema con proiezioni di film, documentari, concerti e presentazioni di libri in angoli suggestivi di Taormina e con due film Arancia meccanica di Stanley Kubrick e Lezione 21 di Alessandro Baricco che indagheranno a fondo la IX Sinfonia di Beethoven, eseguita nella stessa sera al Teatro Antico dall’Orchestra e Coro del Massimo di Palermo, diretta da uno dei più grandi direttori d’orchestra del mondo, Zubin Mehta, Ed ancora due spettacoli dal vivo che incontreranno certamente il consenso del pubblico e dei tanti turisti presenti con note musiche da film nel cuore di Taormina. Alla fisarmonica a Piazza IX Aprile, Pietro Adragna che esegue musiche di Luis Bacalov tratte da Il Postino e al pianoforte a Casa Cuseni, Giovanni Renzo accompagna le immagini de Il Gabinetto del dottor Caligari. Una Notte all’insegna del cinema d’autore che spazierà dal genere horror, al sentimentale, dai corti ai documentari in un susseguirsi di eventi sino a tarda notte.

Sono inoltre previste presentazioni di libri a tema cinematografico Il set delle meraviglie.di Luciano Mirone, Marco Tullio Giordana di Marco Oliveri e Anna Paparcone, Da Cassino a Hollywood. di Ugo Di Tullio e Faccio cose, vedo gente di Giovanni Bogani. L’iniziativa è coordinata da Milena Romeo.

Come ormai tradizione la preapertura della manifestazione si svolgerà il 5 luglio a Messina al Monte di Pietà in collaborazione con la Città Metropolitana di Messina

L’edizione numero sessantatré del festival di Taormina è organizzata direttamente da Taormina Arte e gode del cofinanziamento della Regione Siciliana, Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, attraverso l’Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission, nell’ambito del programma Sensi Contemporanei e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Cinema e del supporto dell’Anec, del Comitato di Coordinamento dei Festival Siciliani, delle Università di Messina e Catania, del Cral della Città Metropolitana di Messina della Fondazione Albatros e dell’IISS Salvatore Pugliatti di Taormina.

Partner privati del festival sono: Jaguar, Coca Cola e Sibeg e Gerardo Sacco e la Fondazione Albatros, IISS Salvatore Pugliatti di Taormina.

Partner tecnici sono: Exposistem, Mollura arredamento

Partner del settore Food: NonsoloCibus, Pasticceria Lillo Freni, Cannata la Boutique del pane, Caffè El Negrito, Vaja Beer and Food, Steccogelato, Siculo Divino.

E vi pare poco? E’ un ritorno a casa, alla grande, sotto un cielo stellato, di stelle vere….non di stars ….all stars…ove io vedo…dietro un vetro dal cristallo limpido, innalzarsi il canto di una vittoria che è condivisa e totale che è progredita e immaginifica che apre scenari impensabili ed ha una chiave di lettura che si basa su una multiarte ormai necessaria a comprendere a fondo cosa è il cinema. Ok non credo che la burocrazia sappia ancora bene di cosa io stia parlando…ma per essere un poeta occorre sangue e follia e per vedere ciò che io vedo occorrono occhiali particolari, forse estrosi ….forse piccoli, forse grandi…ma con lenti diverse che possiedono angolazioni dalle quali è possibile scorgere le albe e vedere i tramonti rossi di passione solo come un prima della notte…che è solo annunciazione dell’alba e dunque un infinito che va ben piu’ in là ed oltre una morte che non ci apparterra’ mai, se solo…se solo comprendiamo che le ragioni dell’arte appartengono alla vita nel per sempre…che non ha inizio e fine ma che ha spazi mondi mari che raccontano e che continuamente si ricreano.

Ecco la burocrazia Ti guarda da lontano…ma non sa che tu hai capito e che forse non sei solo una folle che dice cose inesatte ma una bambina che ha mangiato la polvere ed è per questo che è diventata una bambina consapevole: il cinema è la chiave di lettura della new economy che puo’ mutare il concetto di globalizzazione in quello di iniziazione. Ci pensate ad un mercato nuovo che abbia col mondo arabo un colloquio perenne? Pensiamoci …io vedo Taormina come l’ingresso, attraverso il cinema, ad un ampio spazio di colloquio dal quale possa nascere una Commission degli Stati del Sud…Non si puo’ fare? Si capisco è un pensiero da Stupor Mundi …ma se lo ha realizzato Federico II…tanto tanto tempo fa (e non parlo del Regno delle Due Sicilie) …se esiste a Malta….perchè la Sicilia si dovrebbe limitare alla regressione senza comprendere quale sia la evoluzione? Intanto mi piace questo cinema che si distende e pretende e recupera piazze e case e poi proprio questo puo’ diventare un salotto nuovo e propulsore di economia e veicolo per ripensare a una nuova formula Festival – Mercato – Workshop …dimensione meno onirica pur in un onirico osare…in parole…in immagini…in rappresentazioni …insomma in un camminamento verso un altrove che è così a portata di mano…basta solo un sussurro….solo sapendo ascoltare, nel silenzio, le ragioni profonde e misteriose dell’arte!

Anna Maria Mazzaglia Miceli

 

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