FELICE LAUDADIO : TORNA IL GRANDE CINEMA A TAORMINA

 

Un uomo che ama il cinema non è un uomo qualunque, ma ha in sé la conoscenza della scrittura della musica dei Festival della produzione… “settima arte – si dice – ma non vale per tutti…Vale per Felice Laudadio, un maestro di straordinaria intelligenza ed eleganza che è stato già direttore artistico negli anni passati del festival di Taormina.

Ma chi è Lui? Un uomo che certamente ha segnato la mia vita. Quando Lo conobbi io facevo con una mia società di comunicazione, l’ Anghelos Press, il Giornale Ufficiale del Festival di Taormina sotto la direzione dell’Ufficio Stampa del Festival, anche se in modo indipendente. Spesso Laudadio doveva fare gli articoli di apertura e/o chiusura e questo mi diede modo di stargli vicino e capii che non avevo a che fare con uno qualunque e No! Perché un intellettuale come Lui poteva essere snob o inavvicinabile ….Invece quando dissi che mi ero cimentata con la regia con un corto e che volevo che Lui mi desse un parere, poiché il film, pur premiato all’estero non era stato capito, come trasmissione del linguaggio, in Italia, Lui lo guardò e mi diede un parere disse: Sei troppo avanti…non è un linguaggio che può essere compreso qui, ma se quest’anno vieni a Venezia, fai un corso di produzione con Tilde Corsi. E così feci…Non so se fu la mia rovina, ma sentii da subito che era la mia strada e da allora non ho abbandonato mai quella via, neppure quando subii un grosso tradimento da parte di un socio di Diva s.r.l. la mia nuova società di Cinecitta’ per cui in effetti produssi “Caldo Grigio Caldo Nero” interamente con soldi personali, senza poter mai rientrare né con la Film Commission Regione Sicilia, né con il Ministero (che avevano finanziato il progetto) poiché avevo garantito personalmente. Dopo anni di consapevole disagio sono tornata a produrre. Niente è assolutamente negativo….e capii profondamente il messaggio anche di Tilde Corsi “non arrenderti”. Non mi sono arresa e non mi arrenderò mai perché so che il Cinema è una Summa Arte molto spirituale ed, in questa ottica, non ho mai potuto accettare che il Festival di Taormina era diventato uno straccio vecchio dismesso dove non si produceva Cultura ma solo e soltanto spoetizzante nulla. Laudadio mi ha dato il senso del Cinema come potenza e grandezza ed ha anche selezionato al Festival di Bari il Documentario sul disastro di Giampilieri che era stato anche al Festival di Venezia. Un uomo che, inconsapevolmente, mi sosteneva anche se non credo lo abbia mai saputo. Ma la prova grande di fiducia che mi diede fu un giorno quando dovevo chiudere il Giornale ed io aspettavo la sua firma. Per telefono disse “fai tu che è ben fatto ciò che fai” e, detto da lui per me fu una gioia immensa, una prova di affidamento massimo. Quando sentii che il Festival stava attraversando un momento critico abbandonai quel lavoro spontaneamente. Era l’ultimo anno di Felice Laudadio ed io feci un giornale libero che faceva ridere la gente. Avevo voglia di essere ironica indipendente e sebbene usassi un linguaggio di satira anche nei suoi confronti, mi sorrise sempre e con affetto.

Adesso che torna a Taormina dopo gli anni bui, mi sembra come se tornasse un padre che non vedi da tempo…ma non cambierò di una virgola le notizie dalla rete per dirVi di chi sto parlando:

Giornalista professionista, critico di cinema e televisione, produttore e sceneggiatore, Laudadio ha una lunga esperienza di manager culturale e ideatore e direttore di manifestazioni e festival cinematografici.

È il presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma che governa la Scuola Nazionale di Cinema e la Cineteca Nazionale. È stato amministratore delegato dell’Istituto Luce nel 1994 e presidente di Cinecittà Holding dal 1999 al 2002. Ha ideato nel 1999 e fondato nel 2004 la Casa del Cinema di Roma che ha diretto fino al 2011. Ha ideato e progettato per la Puglia, a Mola di Bari dove è nato il 25 aprile 1944, il Polo del cinema digitale, un centro d’eccellenza d’alta formazione di durata triennale per sceneggiatori, registi, produttori, direttori della fotografia, tecnici, da specializzare nelle nuove tecnologie dell’audiovisivo.

Ha diretto la Mostra del Cinema di Venezia (1997-98) e subito dopo il TaorminaFilmFest (1999-2006). Ha ideato e diretto il MystFest (1979-1986), il festival EuropaCinema (1984-2009), il Premio Saint-Vincent per il cinema italiano (Grolle d’Oro, 1990-2001), il Premio Fellini, il Premio Solinas, l’ItaliaFilmFest, la sezione europea del Palm Springs International Film Festival in California e altre manifestazioni in America Latina e a Strasburgo e Bruxelles. È stato il direttore artistico del Carnevale di Venezia (2003-2004). Nel 2007 ha progettato e diretto il RomaFictionFest. È l’ideatore e il direttore del Bif&st-Bari International Film Festival alla cui direzione è stato confermato fino al 2020 dal presidente della Regione Puglia. Per il Bif&st (21-29 aprile 2017) lavora da molti mesi alla preparazione di una vastissima retrospettiva consacrata a Vittorio Gassman e Dino Risi e di due tributi dedicati a Nino Rota e a Jacques Perrin.

Ha scritto e prodotto il film Il lungo silenzio (3 premi al Festival di Montréal e 3 Globi d’oro) e cosceneggiato La promessa (o Gli anni del Muro, candidato dalla Germania al Premio Oscar), entrambi diretti da Margarethe von Trotta, e ha coprodotto per l’Istituto Luce una dozzina di film diretti fra gli altri da Theo Angelopoulos, Marco Bellocchio, Sergio Citti, Luigi Magni, Michele Placido, Ettore Scola. È stato il produttore associato del film Al di là delle nuvole di Michelangelo Antonioni e Wim Wenders. Nel 2001 ha ideato e prodotto per Cinecittà Holding il primo film italiano girato interamente in digitale, Sei come sei, presentato alla Berlinale. Nel 2013 ha prodotto e realizzato A cavallo di un cavillo, una lunga video intervista ad Andrea Camilleri su Orazio Costa, che ho proiettato al Festival I ART Sicily EST Festival di Catania, grazie al Suo consenso;

Ha pubblicato il volume Fare festival e il romanzo Il colore del sangue. Dal 1963 al 1974 ha lavorato per le case editrici Laterza, Dedalo, Mazzotta, Abitare. Dal 1974 al 1983 è stato critico televisivo, capo del servizio spettacoli e inviato culturale nella redazione di un grande quotidiano nazionale prima a Milano, poi a Roma. Ha diretto le riviste “Classe”, “Script” e “Cinecittà”. Collabora a “La Repubblica/Bari” e al “Corriere della Sera/Corriere del Mezzogiorno”. È membro onorario della Fipresci (The International Federation of Film Critics), componente della European Film Academy di Berlino e dell’Accademia del cinema italiano. Dopo la maturità classica si è laureato in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Bari e ha conseguito un Master presso l’ISIRP, Istituto superiore internazionale relazioni pubbliche di Roma.

E le sue competenze non finiscono qui e si potrebbe continuare ancora per molto. Ora a capo di Videobank SpA, Società che si è aggiudicata il Festival del Cinema di Taormina del 2017, torna alla direzione artistica in Sicilia per una nuova rivoluzione culturale che sono certa porterà il festival, di nuovo, nella sua dimensione di Cinema e non di “carrozzone dell’impossibile”. Un encomio va ai membri della Commissione di selezione: Alessandro Rais (Regine Sicilia), Ninni Bruschetta (attore e regista) Franco Cicero (giornalista e critico cinematografico) e alla Dott. Rossana Carrubba, Segretario Generale del Comune di Taormina (verbalizzante), che hanno fatto prevalere le ragioni della Cultura e della legalita’ ma anche della territorialita’. I tempi sono strettissimi il Festival è previsto dal 9 al 17 Giugno 2017, ma VideoBank è stata a Berlino per lavorare per la Sicilia ancora prima di conoscere l’esito ed il verdetto, indice di enorme professionalita’. La Società etnea, diretta da Lino Chiechio è una azienda internazionale leader nei servizi internet senza fili ad alta tecnologia e nella trasmissione tv e streaming. Si chiude cosi’ la pur lunga parentesi dell’Agnus Dei di Tiziana Rocca e questa volta un plauso va anche al Sindaco di Taormina che sicuramente ha contribuito anche alla nascita della sempre annunciata Fondazione Taormina Arte. Personalmente credo di dover ringraziare, a nomi di tutti i sostenitori del festival il Comitato Tao Arte che in questi anni ha resistito con tutti gli eccellenti lavoratori, senza percepire soldi, rendendo possibile con le sole ragioni di un credo forte, la continuazione del Festival in condizioni di lavoro anche non agevoli.

E dunque il via al Festival internazionale di Taormina 2017.

Anna Maria Mazzaglia Miceli

Felice Laudadio parla di Tornatore nel 2010

 

VIDEOBANK : LA SICILIA IN PRIMO PIANO

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