FABIO CONCATO IN JAZZ DA… BRIVIDO

Splendido e raffinato concerto al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, di Fabio Concato il poeta dell’anima che ha un rapporto col mare autentico ed il mare è tutto è andare verso un infinito mondo dell’immenso. Dopo quaranta anni vuol rendere omaggio al padre “Gigi” accostandosi a quel mondo dell’apprendimento e del ricordo accompagnato da un Trio spettacolare come Paolo Di Sabatino, al piano, Glauco Di Sabatino alla batteria e Marco Siniscalco alla chitarra. E per oltre una ora ci immerge in un mondo elegante e nostalgico di musica da brivido. E’ sempre ironico Concato anche quando disserta sul suo abbigliamento sportivo poiché ha perso semplicemente la valigia, mai arrivata dopo che il volo atterra in modo imprevisto a Lamezia Terme, passeggiando in mezzo alla platea che lo applaude e spesso lo segue nelle canzoni.

Insomma un Concato jazzista. Che presenta un album fantastico riarrangiato da Paolo Di Sabatino. Proprio l’incontro dell’artista con Paolo Di Sabatino avvenuto nel 2011 per registrare alcuni brani contenuti nel disco di Paolo “Voices”, ha dato vita ad una fantastica amicizia tra i due musicisti ed a una collaborazione che abbiamo ammirato, assaporato, interiorizzato. L’album “Gigi” pubblicato dall’etichetta Egea Music nel maggio del 2017, è una raccolta di alcuni dei più grandi successi di Concato riediti in chiave jazz acustico, e credo che la sua sia una intuizione geniale che rende le canzoni nuove ed accattivanti, senza pause e senza vuoti, con una cifra stilistica che rivela meglio la densita’ dei testi poetici.

E così da “Canto” a “Ti ricordo ancora” Concato mi emoziona procedendo con Stazione Nord”, “Tienimi dentro te”, “Domenica Bestiale”, “ “Guido Piano” e “Sexi Tango” e so che la mia emozione è legata a un tempo mistico in cui dedicavo queste canzoni a mia figlia che, invariabilmente mi riprendeva “Mamma ma queste canzoni non si dedicano ai figli” e che ne sa Lei che oggi qui dentro a un teatro, immersa nella sciarpa grigia, le mie lacrime sono ancora per Lei… e per quella mia memoria poetica che Concato esalta immergendomi interamente nel mio passato da sognatrice. Ma come fa questo uomo con una voce unica anche a scherzare, tra un brano e l’altro, sottovoce a raccontarci del padre e di Telefono Azzurro mentre si ascolta Fiore di Maggio”. La firma del grande jazzista e del trio arriva esaltante. Ottimo pianista e compositore, Di Sabatino, coadiuvato dai bravissimi Glauco Di Sabatino e Marco Siniscalco, ha trasformato le canzoni in capolavori con brani conosciutissimi ma che in tale versione sono ancora più coinvolgenti e per questo ancora di più apprezzati da un pubblico esperto ed estimatore della vera musica jazz.

E poi mentre il pubblico applaude chiedendo il bis il concerto si chiude con un brano particolarmente caro all’Artista “Non smetto di aspettarti” e con il ritmo di Rosalinaaccolto dall’applauso infinito del numerosissimo pubblico presente in sala.

Ma chi è Fabio Concato? Una persona che ha respirato arte da sempre il padre Luigi Piccaluga, chitarrista e autore jazz più noto appunto con il nome d’arte di Gigi Concat], a sua volta e’ figlio di cantanti lirici Nino Piccaluga e Augusta Concato e, come il padre, Lui conserva il cognome della nonna, quindi, giornalista e poetessa, e si direbbe che Concato abbia mosso i primi passi nel mondo del cabaret? quando insieme con Bruno Graceffa e Giorgio Porcaro formo’ il gruppo cabarettistico “I Mormoranti”, in cui era autore di testi e musica. Si direbbe perchè il suo rapporto col palcoscenico è complesso si muove tra la poesia la battuta e la somma eleganza di questa musica così ben ripensata. Ovviamente applausi a scena aperta meritatissimi e grazie al Direttore Artistico che ha selezionato, ancora una volta, per l’appassionato pubblico messinese un concerto di così alta valenza artistica.

https://www.youtube.com/watch?v=W8YPkI2BP7s

Anna Maria Mazzaglia Miceli

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