TAORMINA FESTIVAL DEL CINEMA 66 TI AMO ANCORA

DEVOTION Un film di Giuseppe Tornatore Musiche inedite di Ennio Morricone Prodotto da Dolce&Gabbana Anteprima Assoluta – Evento speciale Teatro Antico

Sabato 18 luglio ore 21.30

Che confusione…sarà perche’ ti amo…dice una canzone. Mai amare qualcosa o qualcuno visceralmente come ho fatto io…Tanto non sarai mai ricambiata piccola farfalla nero-gialla. E si direbbe che io amo visceralmente il cinema e questo Festival ingarbuglioso che difendo ancora perchè si è salvato come me … io per volontà di Dio probabilmente e il Festival per volonta’ di Chiechio per la caparbia di un ragazzo gentile che si chiama Marco Fallanca e che veramente fa diecimila cose al secondo. Si la mia speranza è riposta nei giovani gentili ed attenti. Molti dicono di Lui che è Narciso ed io sottolineo che magico Narciso! sensibile che mi ha persino consolata mentre stavo in ospedale. Gente questo ragazzo è un concentrato di saggezza di lungimiranza di pazienza ed è coltissimo  ama anche il teatro e la musica lirica. Lui si preoccupa anche di ciò che non è suo compito e cioe’ dei giornalisti dei produttori che per qualche motivo non hanno trovato semplice capire come funzionava questo Festival del Cinema e devo dire senza isteria ma con una pazienza certosina. E così eccomi ancora a scrivere di questo Festival che non vedro’ pur avendo mandato in tempo un Accredito ma forse è tutta colpa del Covid 19 che ha reso peggiori molti ed amorevoli altri?  Distanziamenti ed ossessioni …li chiamo per chi chi è stanco di questo anche a costo di…ammalarsi…che poi si muore di ben altro, e forse anche di …dimenticanza. Lasciatemi così come una gardenia al balcone, come una vedetta come il nulla che però vede e vede ben oltre.  Allora cosa apprezzo e perchè  ne scrivo? Per gli occhi trasparenti di Chiechio che mi fanno pensare che è una brava persona che vuole fortemente un Festival che sostanzialmente finanzia perchè crede nel futuro, e certamente per la ottima selezione di un grande regista come Francesco Calogero che nominerei Direttore del Festival a vita dato che conosco la preparazione di Francesco e quello che ha fatto e proposto nel Messina Film Festival. Un uomo attento studioso un profondo conoscitore di un cinema assolutamente nuovo e variegato. per Ninni Panzera che, da sempre, anche Lui lotta tanto con tutte le sue forze ed ha voluto la straordinaria Casa del Cinema proprio qui a Taormina in un paese che si ricorda del Festival quando deve apparire. Ed il nome di una citta’ come Taormina sostiene la internazionalita’ di questo Festival sicuramente e mi interrogo perchè la Regione Sicilia è lontana da questo Festival pur essendoci? Un Festival del Cinema si fa con i soldi e con tanti soldi diventa importante e cresce forse la Regione è stata un po’ delusa nel passato …Ma basta liberarsi di alcune inutili persone, ripulire una compagine che funziona, creare spazi di coesione culturale ed è un gioco da ragazzi VOLERE CHE IL FESTIVAL ESISTA SEMPRE persino 365 giorni all’anno perchè abbiamo bisogno di una programmazione invernale del Festival.  Dunque siamo arrivati quasi alla fine….con pochissimi giornalisti a causa di questa pandemia strategica, consentitemi di dirlo, non voluta dai siciliani che si sono serrati a casa.  Ragazzi cosa manca al Festival che ha tutto? I giornalisti, tanti tantissimi, come una volta, i critici, i produttori cinematografici, senza distinzione tra stampa nazionale, internazionale o parrocchiale …Tutti che entrano ovunque che ci siano che frequentino che esistano perchè da qui nasce il confronto il progetto la idea la innovazione.  Quelli veri frequentano tutto, stanno al Palacongressi ventiquattro ore e scrivono e quelli che vanno al Teatro che, come un tempo, auspico sia loro assegnato un settore senza numerazione. Lo faceva il compianto Guglielmo Biraghi, lo fanno a Venezia e nei grandi Festival nel Mondo, perchè Taormina è così sofisticata e complicata…No Taormina è semplice se la si fa diventare semplice ed accessibile. Poi si che si pagano gli accrediti ma in cambio di servizi di documenti di libri. Insomma, ci vuole poco… molto poco… e poi liberiamoci da quell’atteggiamento spavaldo ed egoico…. il mondo gira anche senza di noi ed è vasto e grande….Ecco forse tanti viaggetti chissà farebbero bene. I politici ragazzi vogliamo parlarne? Perchè assegnare troppi posti se poi non verranno che magari venissero aprirebbero il loro cervello… Invece …vengono presenziano e vanno via e sopratutto non vedono nulla. Certo sto generalizzando? No a me non pare chi ho visto al festival negli anni veniva anche prima da semplice essere umano, non uso da tempo il termine cittadino. Questo Festival vive però perchè è caparbio e resisteste e si ribella e come fai allora a non difenderlo perchè le proposte sono interessanti e perchè ha tanta voglia di vita e volti nuovi. Ci vuole tempo e riflessioni ma il Festival del Cinema di Taormina senza Covid brillerà anche perchè si sta concentrando come organizzazione su quello che andava fatto. Eccomi allora a scrivere a non perdere la mia abitudine di raccontare il Cinema come se mi appartenesse e poi io come Ninni amo Peppuccio Tornatore per miliardi di motivi e dunque non potevo omettere di informare che Domenico Dolce e Stefano Gabbana scelgono ancora una volta il Maestro Giuseppe Tornatore per raccontare il loro incondizionato amore per la Bellezza attraverso l’occhio sapiente della sua cinepresa. Il rapporto di profonda amicizia e stima reciproca tra i due Stilisti e il regista premio Oscar – sempre presente nei momenti fra i più importanti della storia di Dolce&Gabbana e autore di spot memorabili – torna a intrecciarsi sul grande schermo dopo il cameo nella scena della corriera de “L’uomo delle stelle” (1995) e si concretizza nella realizzazione del film “Devotion”, con le musiche inedite di un altro grande premio Oscar, l’indimenticabile Maestro Ennio Morricone.  E di Lui non voglio scrivere perchè preferisco ogni giorno ascoltare la sua musica …per me non è scomparso è la farfalla piu’ luminosa che vediamo di sera nelle notti stellate… Farfalla? di sera? Si le farfalle sono colorate se le osservi sembrano sparire ma restano e ne puoi dopo immaginare i colori.

Girato in gran parte nel cuore di Palermo e ai piedi del grande Duomo di Monreale – crocevia di culture e più volte ispirazione per le creazioni degli Stilisti grazie al suo sincretismo artistico – l’opera racconta l’infinito amore di Domenico Dolce e Stefano Gabbana per la Sicilia, fonte inesauribile della loro creatività, e l’instancabile passione per il loro lavoro: un intimo percorso alla scoperta di una dimensione autentica e lontana dai riflettori della moda. Un lavoro quotidiano completamente devoto al tocco umano, a quella Bellezza che le macchine, da sole, non riusciranno mai ad emulare. Un sentiero solcato da gioie, ripensamenti, geniali intuizioni e profondo rispetto per la tradizione da preservare dall’usura del tempo. È su questo percorso che si dipana il racconto del film, sotto lo sguardo attento della cinepresa e quello di misteriose figure che osservano curiose gli Stilisti a lavoro nelle sartorie, svelando rapporti di senso altrimenti impercettibili. Una narrazione in cui ritornano spesso, incalzanti, gli inconfondibili fregi e le scene delle gesta dei paladini dipinti sul carretto siciliano, umile mezzo di trasporto che tra le mani degli artigiani diventa opera d’arte ed epico racconto della storia dell’Isola. Un’immagine potente e un forte simbolo culturale, perfetto punto di incontro tra la Sicilia e Dolce&Gabbana.Da questo bacino di suggestioni gli Stilisti attingono a piene mani, intrecciandone gli elementi con altre culture, altri linguaggi, altre storie.

“Devotion” è un’ode al sentimento di assoluta devozione di Domenico Dolce e Stefano Gabbana e all’universo unico di saperi ed emozioni racchiuso nelle loro creazioni. Il film verrà presentato in anteprima assoluta il 18 luglio 2020 al Teatro Antico di Taormina, in una serata ospitata da Regione SicilianaTaormina Film Fest Fondazione Taormina Arte, con ospite d’onore Monica Bellucci e performance speciale de Il Volo. “Devotion” verrà poi proiettato in agosto in alcune tra le più belle piazze della Sicilia, nel contesto di un progetto culturale di ampio respiro di promozione artistica, folcloristica e enogastronomica, sotto la direzione creativa di Dolce&Gabbana e il patrocinio della Regione Siciliana.

Oggi la programmazione al Palacongressi  ha visto una giornata dedicata a registe donne, con l’italiano La storia Vergognosa, di Nella Condorelli, che racconta l’emigrazione italiana in America, ma anche con film e doc da Germania, Spagna, Romania e Francia Tutta dedicata a registe donne la sesta giornata  del 66° Taormina FilmFest, diretto da Leo Gullotta e Francesco Calogero, in sala e in streaming su MYmovies.it fino al 19 luglio, prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Una variegata programmazione in Sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina, ospita giornalmente – a ingresso libero e su prenotazione – le proiezioni del Concorso internazionale di opere prime e seconde, mentre il palinsesto online offre una più ricca programmazione, disponibile per 24 ore, corredata da una striscia quotidiana di approfondimento, sulla pagina Facebook del Festival alle 20.45 con documenti video, immagini di archivio, suggestive riprese emozionali e interventi di ospiti, a narrazione di un festival solo in parte virtuale.Domani, in Sala A del Palazzo dei Congressi, alle ore 17.00, in concorso e in anteprima mondiale, il documentario di Nella Condorelli, “LA STORIA VERGOGNOSA”. Tra il 1880 ed il 1925 più di sette milioni di italiani emigrano nel continente americano: partono prima dal Nord, soprattutto dal Veneto, diretti in Brasile e in Sud America; poi, dopo il 1900, dal Sud e soprattutto dalla Sicilia, diretti principalmente in Nord America e negli Stati Uniti. Sono contadini, braccianti, muratori, piccoli artigiani, operai, sarte, studenti, attivisti… Il documentario alterna immagini di repertorio e magnifiche foto in bianco e nero con le scene girate oggi. In esse vediamo la giovane Fiorella – quarta generazione di emigranti nel continente americano, e modella affermata nel mondo dell’alta moda internazionale – tornare in Sicilia per conoscere i luoghi da dove emigrarono i suoi bisnonni nel 1910, e le storie profonde che spinsero milioni di italiani a partire verso un mondo sconosciuto. Incontrerà per caso un teatro quasi magico e una compagnia di artisti ambulanti. Alla proiezione sarà presente la regista con gli attori protagonisti Carmelo Rappisi ed Evelyn Famà, gli attori che hanno prestato le voci, Margherita Malerba e Fabrizio Savoca e parte del cast tecnico del film. Alle 19.30 sempre in concorso e sempre nella Sala A del Palazzo dei Congressi, la proiezione del film tedesco “JIYAN”. In compagnia del marito Harun, la giovane Hayat viene ospitata a Berlino dallo zio del marito, emigrato come loro dalla Turchia: la moglie dello zio è però ostile a Hayat, solo per il fatto che è curda. Per di più, la ragazza aspetta un bambino, e mentre attende di sapere quale sarà il loro destino di rifugiati, il marito scompare… Jiyan è un termine curdo che significa vita. È una parola famosa, perché fa parte dello slogan delle donne di Kobanê, città simbolo nella regione siriana – a maggioranza curda – del Rojava: Jin, Jiyan, Azadi. Significa “Donna, Vita, Libertà”. Quasi un leitmotiv per molte storie raccontate nelle tre sezioni di questo festival, in cui le protagoniste sono donne forti – come la Hayat ben descritta dalla regista esordiente tedesca Süheila Schwenk – in lotta per salvare la vita loro e dei loro figli, e alla ricerca della libertà, lontano dalla patria .Alle 21.30 sempre in concorso e sempre nella Sala A del Palazzo dei Congressi, la proiezione del lungometraggio spagnolo “A THIEF’S DAUGHTER (LA HIJA DE UN LADRÓN)”. Sara è stata sola per tutta la vita. Ha 22 anni e un bambino, e il suo desiderio è di fondare una famiglia con il fratellino e il padre di suo figlio. Dopo anni di assenza, scontata una pena in prigione, il padre Manuel riappare nelle loro vite. Sara capisce che l’uomo è il principale ostacolo ai suoi piani, e sente di dover prendere la decisione giusta per lei e per suo fratello. Interpretato da Eduard Fernández e Greta Fernández – padre e figlia anche nella vita reale – il film è uno sviluppo del premiato corto Sara a la fuga, girato nel 2015 dalla 36enne esordiente spagnola Belén Funes. Film-rivelazione ai Premi Goya 2020, vincitore del premio come Miglior opera Prima, e trionfo per Greta Fernández all’ultimo Festival di San Sebastian: per lei la Concha de Plata come Miglior attrice. La programmazione online su Mymovies.it ha avuto inizio alle ore 14:00 con il documentario romeno in anteprima mondiale “LOST KIDS ON THE BEACH (COPII PIERDUŢI PE PLAJĂ)”. Negli anni Novanta si sentivano spesso annunci sulle spiagge romene: i bambini che non riuscivano più a ritrovare i loro genitori venivano portati a Radio Vacanta, e recuperati grazie a quegli annunci. La regista Alina Manolache prova a mettersi in contatto con quei bambini, adesso quasi trentenni: la descrizione di quel perdersi e ritrovarsi è una metafora dello smarrimento esistenziale che aleggia tra i giovani rumeni nati “liberi” dopo la rivoluzione del 1989, e la caduta del regime di Ceauşescu. Alle 15:30 per la sezione Indieuropea la proiezione di “THE OTHER (L’AUTRE)”. Giovane ballerina dell’Opéra di Parigi, Marie (Astrid Bergès-Frisbey, già in Alaska, di Claudio Cupellini) è un personaggio in cerca di se stesso. Dopo la morte violenta del padre conduce una vita sempre più chiusa in sé, ma l’amore per Paul – un fotografo che ha scattato l’ultima foto al padre prima della morte – sembra poco alla volta riportarla in vita… Presentato a Taormina in anteprima internazionale, L’autre non è un’autofinzione, ma Marie è in qualche modo il doppio della regista esordiente Charlotte Dauphin: come lei cerca il fantasma del padre scomparso troppo presto, con lei divide un sentimento di vuoto, la presenza del silenzio. Carico di risvolti psicoanalitici, il film è anche una promenade poetica, a un tempo oscura e toccante. Alle ore 17:00 sempre in streaming e in simultanea con la sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina, la proiezione di “LA STORIA VERGOGNOSA” di Nella Condorelli, alle 19:30 “JIYAN”, di Süheila Schwenk e, a seguire, alle 21:30, “A THIEF’S DAUGHTER (LA HIJA DE UN LADRÓN)”, di Belén Funes.

I film saranno giudicati e premiati da tre giurie, così composte: GIURIA LUNGOMETRAGGI composta dall’attrice Emmanuelle Seigner (anche Presidente di Giuria), gia’ a Taormina, dal regista Mimmo Calopresti, dalla produttrice Ingrid Lill Hǿgtun, dal produttore Antonio Pérez Pérez e dall’attrice Joana Preiss. La GIURIA DOCUMENTARI è presieduta dal regista Goran Devic e composta anche dal regista Antonio Falduto e dal regista Christian Bisceglia (grande Christian che non posso abbracciare). La GIURIA INDIEUROPEA è, invece, composta da studenti del Master di Traduzione, Adattamento e Sottotitolaggio dell’Università degli Studi Internazionali di Roma.

La cerimonia di chiusura dell’edizione – con la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, eccezionalmente diretta da Alvise Casellati e della band The Magic Door – avrà luogo il 19 luglio e vedrà protagonisti i vincitori delle tre sezioni competitive e  con la consegna dei tradizionali Premi Cariddi,  Taormina Arte Award – tra questi quello consegnato a Laura Delli Colli, Presidente Nastri d’Argento e SNGCI Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – e le Maschere di Polifemo, premi realizzati dal Maestro Orafo Michele Affidato.

Radio Monte Carlo è radio ufficiale della manifestazione. Tra i media partner dell’evento anche Eurovision, Società Editrice Sud (Giornale di Sicilia/Gazzetta del Sud), La Sicilia Multimedia e Mymovies.it. Hotel Metropole Taormina è l’Hotel ufficiale della manifestazione.

Ed io? Io a Messina…dico sempre speriamo che me la cavo…potevo esserci e forse e’ meglio che resti a casa…a veder il mio personale film…lo proiettano sul tetto…… è straordinario è il film che narra di una Taormina ritrovata attraverso il volto bellissimo di mio padre che mi invita ancora una volta a difendere il suo paese i siciliani la loro perseveranza e voglia di fare. Ah ho una richiesta ma qualcuno ha i cd  di questi bellissimi film? Mi piacerebbe vederli in differita. Certo non vedo i Vip …mi mancheranno i registi e rimando il mio incontro con Christian Bisceglia. I vip non mi mancheranno gia’ visti tante volte …gli altri mi mancherete tutti tutti ma il mio amore arriva….sta nel profumo dei gelsomini.

Anna Maria Mazzaglia Miceli

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