NOI SICILIA…..STORIA DI ORDINARIA FOLLIA PERDEREMO IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI TAORMINA? L’ACCORATO APPELLO DI VIDEOBANK

 

Ma possibile che quando vantiamo la esistenza sul nostro territorio di imprenditori di livello dobbiamo costringerli a cambiare aria?

Eppure siamo una Regione a Statuto Speciale, ci dovrebbe essere consentito, a casa nostra, di fare quel che vogliamo. No perché noi sappiamo autostrangolarci, rivolgendoci alla Giustizia. Dico… interessa molto al TAR Sicilia se ci rubano qualcosa? Non credo data la recente sentenza in cui nell’applicare, indiscriminatamente, un articolo di Legge il TAR di Catania prende uno scivolone. Sostanzialmente e come dicesse a Videobank …hai 15 anni di televisione? Hai collaborato da tempo col Festival di Taormina? Ma Tu l’evento di queste dimensioni da sola lo hai mai organizzato? No? Ed allora non lo puoi fare!!!! Capito? Esiste una norma da abolire vecchia di tremila anni che continuiamo ad applicare in modo forsennato! Per esempio hai fatto quattro festival e poi c’è uno stacco e ne fai un altro (grazie a Dio l’ Europa ha bandi un po’ diversi) in teoria se interrompi è come se tu non avessi mai organizzato alcun Festival (l’ultimo ha determinato settantamila presenze in più in Sicilia) e devi ricominciare di nuovo ad accumulare anni consecutivi. Aberrante! ed allora non importa che una Società che ha un curriculum da paura abbia esperienza di Festival, anzi abbia sostenuto i Festival nel mondo, tanto non può ne saprebbe organizzarlo! E’ come dire che il partner di Taormina Arte non sappia cosa sia un Festival e non sappia, percio’ solo, organizzarlo.

C’è una via di fuga? A mio avviso si! La legge dice in modo chiaro che quando esiste un motivo di urgenza, come nel caso nostro, che il Festival internazionale deve svolgersi in Giugno e si rischia, con un festival pronto, di non farlo, si puo’ ricorrere alla trattativa privata qualora per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti esclusivi, il contratto può essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato. Il Sindaco di Taormina e lo stesso Comitato Taormina Arte che di esperienza nel settore della organizzazione dei Festival internazionali ne hanno ad iosa, non devono rifare procedure, ma da domani dar corso al Festival preparando i contratti con Videobank

Ancora una volta pero’ ci sono ritardi inspiegabili e Videobank getta la spugna e scrive una lettera Ecco il testo :

Gentili Taorminesi, è a Voi che voglio rivolgermi. 
Sono passati 15 anni da quando abbiamo iniziato a collaborare con il Taormina Film Fest dalle edizioni condotte da Felice Laudadio, Debora Young, fino ai nostri giorni, prima come sponsor e dopo come partner tecnologico, portando a Taormina sponsor del calibro di Intel Corporation, IBM, Toshiba.

Durante questo lungo arco di tempo, abbiamo vissuto momenti più o meno brillanti, ottenendo pur sempre risultati di altissimo livello.

Quest’anno, come saprete, il Comitato Taormina Arte ha indetto un bando di gara per l’aggiudicazione dell’organizzazione della 63^ edizione del Taormina Film Fest, al quale abbiamo deciso di partecipare sicuri di riuscire a dare il nostro contributo a questo fantastico Festival, per renderlo il più tecnologico di sempre.

Durante la fase preparatoria alla partecipazione al bando abbiamo riflettuto a lungo, chiedendo consiglio a chi, secondo noi, avesse a cuore le sorti del Festival ricevendo da subito un positivo riscontro. Ci siamo recati immediatamente a Roma per proporre la direzione artistica a Felice Laudadio, nome di altissimo rilievo, il quale ha accettato immediatamente l’incarico e ci ha proposto di costituire un comitato di direzione artistica insieme a Enrico Magrelli e Marco Spagnolo. Per rendere ancora più autorevole il comitato, abbiamo deciso di inserire la giornalista Silvia Bizio, esperta di cinema internazionale ed il manager Gianvito Casadonte ideatore ed organizzatore del Magna Grecia Film Fest, sicuri di aver messo assieme, così, una squadra di altissimo livello.

La storia degli ultimi mesi, fatta di ritardi, dell’aggiudicazione del bando da parte di Videobank, dei ricorsi della ditta concorrente, la conoscete benissimo. Per ultima, la sentenza del TAR di Catania ha annullato l’aggiudicazione e pertanto anche la possibilità, per noi, di organizzare il festival.

A questo punto non possiamo che dispiacerci profondamente per non aver avuto la possibilità di dimostrare di essere in grado di organizzare un Festival all’altezza dei precedenti. Abbiamo rifiutato categoricamente qualsiasi proposta di accordo pervenutaci da tutti i soggetti interessati alla vicenda.

Ci siamo rimessi ad una decisione di Taormina Arte che purtroppo tarda ad arrivare come tarda ad arrivare una qualsiasi presa di posizione sulle ormai note vicende legate alla Agnus Dei.

Non siamo a conoscenza dei motivi che portano a questa mancanza di presa di posizione, anche se l’esito del bando non lascia nessuna ombra di dubbio sul fatto che Videobank sia ad oggi l’unica azienda, tra quelle che hanno partecipato al bando, ad avere i requisiti tecnico-economici ed organizzativi in grado di portare a termine il Taormina Film Fest.

Negli ultimi giorni sono sempre più insistenti le voci di una organizzazione in-house del festival, che certamente non tenteremmo di ostacolare.
Ringraziamo tutti quelli che ci sono stati vicini, in particolare i nostri 80 dipendenti, Gianvito Casadonte e Silvia Bizio, che in questi lunghi 6 mesi di calvario hanno dato il massimo ricevendo pochissimo in cambio. Un ringraziamento speciale va ai dipendenti di Taormina Arte che lavorano in condizioni di grande difficoltà, non percependo lo stipendio da oltre un anno.
Noi comunque crediamo nella giustizia ed il nostro percorso resterà quello tracciato in 22 anni di onorata attività. Lino Chiechio Videobank Spa.”

Se tarda ad arrivare questa risposta sicuramente non si ha né la forza né la voglia di risolvere i problemi con un minimo sforzo di lettura delle norme ma anche di coraggio. C’è sempre la maledetta paura di sbagliare….il “ma chi si prende la responsabilità?” e così che ci siamo tenuti a casa nostra l’Agnus Dei che si è arricchita sulle nostra ossa, ripetendo un incessante follia: ma….. se non c’era lei, la lunga Tiziana Rocca, chi faceva il Festival a Taormina? Ed abbiamo fomentato le nostre paure, facendo decrescere un Festival del Cinema internazionale, secondo solo a Venezia, che registrava presenze di produttori giornalisti e pubblico. Ragazzi, al Palacongressi, si è arrivato al ridicolo….. per il Cinema pomeridiano ci stavo io qualche giornalista stacanovista….in tutto eravamo in tre e una gatta. Capite? E l’ultimo anno mi sono rifiutata di andare al Teatro Greco, perché la Signora faceva iniziare i suoi spottini di due ore alle ore 22,00 e il film relegato alle 23,00 tanto lo perdevi perché la stessa ed i suoi ospiti festaioli dovevano andare a mangiare con un fracasso da …è scoppiata la guerra!!!! Quanto rispetto per gli spettatori? Nessuno! Quanto per il cinema? Nessuno! Quanta eleganza in questo? Nessuna! E l’abbiamo ringraziata, straringraziata alla “romana de Roma”, quasi non potessimo respirare senza di Lei, con i lavoratori di Taoarte senza un cent? E la stessa che si autopremiava, assumeva uffici stampa…e mi fermo qui? E il Sindaco dixit…meno male che è arrivata Tiziana Rocca, con un allestimento osceno e pacchiano, se no “prima qui c’erano solo quattru petri”…..il Teatro Greco di Taormina? Allora o si diventa manager di una Azienda come Taormina o si ammette che non si è in grado di amministrarLa e si va, decentemente, a casa. Mi auguro che melius re perpensa si abbia il coraggio, una volta e per tutte, di affrontare la nostra insipienza di esseri senza avvenire, e la si smetta con i favori di bottega, che non se ne puo’ piu’ e si faccia rinascere Taormina difendendo il proprio Festival contro tutto e tutti e a favore della ragionevolezza. Io credo di saper vedere e capire che Videobank ha tutte le carte in regola per affrontare con Taoarte questo Festival e non voglio che Chiechio abbandoni il Festival del cinema, un siciliano onesto che ha creato in Sicilia una azienda all’avanguardia che ci invidiano nel mondo.

Anna Maria Mazzaglia Miceli

 

 

 

 

 

 

 

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