NEL MONDO IN BIANCO E NERO DI SVETLANA CVETKO

 

E’ stato presentato, alle 18:00 di ieri, in occasione della 65esima edizione del Taormina Film Festival, “Show Me What You Got”,  di cui è produttore esecutivo e debutto alla regia per la già famosa direttrice della fotografia Svetlana Cvetko.

Il film con una fotografia fantastica grazie alla esperienza di Svetlana Cvetko  che non a caso veste il film di bianco e nero, con una monocromia chiaro scuro, come se la realtà perdesse i colori per esaltare l’anima dei personaggi il loro io profondo libero e che vuole vivere il distacco dalla realtà, che comunque arriva fastidiosa dai cellulari. La identità dei personaggi genera un impatto visivo futuristico sugli spettatori che sono di fronte ad un film che trasmette una comunicazione unica ed un messaggio di universalità dell’uomo che ha bisogno di ritrovarsi in una dimensione nuova che supera i dogmi culturali sociali e morali ormai obsoleti per transitare in un nuovo mondo fatto di amore tenerezze ed anche di una nuova sessualità rivista in un trio di personaggi che formano un unione di vita che supera il concetto stesso di famiglia, come sempre stereotipato dalle vecchie tradizioni sociali e religiose ormai superate da una realtà che va veloce e si proietta verso una nuova evoluzione dell’io, verso il concetto forse  di amore universale o di irresponsabilità. Quando  una attrazione  irresistibile nasce da un incontro casuale tra Christine, Nassim e Marcello. Il trio si apre ad una nuova   dimensione universale di famiglia. Lei, che viene fuori dalla fragilità per la perdita del nonno,  rende più forti i nuovi amici ed anche compagni durante un viaggio tra Los Angeles e l’Italia, mentre ogni personaggio lotta con se stesso per dimostrare il proprio valore. Già ma quale è il loro valore? La regista Svetlana Cvetko rinomata ormai da tempo ad Hooliwood per il suo lavoro di cineasta e di direttore della fotogafia ha saputo esaltare nuove dimensioni del visibile aprendo la mente degli spettatori verso una magia di luci grigio chiare  che combinate ad arte trasmettono una serenità interiore di affetti e nuovi stimoli mentali verso il concetto di energia universale che amalgama e rinnova gli uomini e le nazioni alle prese con i problemi di integrazione tra culture differenti .

Gran parte della produzione ha trovato il set naturale della Puglia, oltre alle riprese americane che hanno avuto luogo tra Los Angeles e Joshua Tree. Della coproduzione fa parte la nocese Isabella Roberto. 

 Film prodotto dal famoso regista hollywoodiano Phillip Noyce, che ha saputo cogliere il nuovo nella cinematografia che si deve evolvere verso una cultura diversa, probabilmente generazionale, scegliendo la fotografia Svetlana Cvetko che abbatte definitivamente le barriere etniche e sociali e che fra Los Angeles e la Puglia ha creato un Hub di energia in continua trasformazione che porta i personaggi del film ad evolversi ed ad assumersi definitivamente le loro responsabilità, cosi in Puglia, Christine, Nassim e Marcello si ritrovano con una nuova anima determinati a vincere le barriere poste col mondo di fuori, apportando i valori interiori mai sopiti, che riaffiorano dopo il percorso in un labirinto in cui i tre hanno trovato una dimensione di unità, direi non matura. La realtà può essere dura e drammatica, ma forse come insegna Nassim l’energia rigenera passando di mano in mano, Allora tutti, davvero siamo solo una piccola parte dell’universo, e forse solo insieme ci evolviamo, ci sosteniamo, ci integriamo ed incardiniamo in un continuum di relazioni che non è detto siano solo fisiche ma spirituali. Qualcuno però forse paga il prezzo della propria fragilità.

Il film comunque è una continua ricerca di proporzioni artistiche di inquadrature di ottima scelta stilistica.

Carmelo Ramon Pino

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