METTI UNA SERA A TEATRO CON UCCIO DE SANTIS

UN ATTORE DI GRAN TALENTO A TAORMINA IN PIENO FEBBRAIO : TEATRO STRACOLMO E GRAN SUCCESSO

Torna, al Palazzo dei Congressi, nella sua ormai nota Taormina, Uccio De Santis, da solo, in una sala affollata di gente proveniente da tutta la Sicilia, accattivante Matador sul palco, pronto a trascinare il suo pubblico appassionato e conquistato in anni di gavetta social, in un divertimento senza fine. Uccio domina il palcoscenico in un lungo monologo che è ironico, comico e che ricorda le nostre vite in una infanzia vissuta con quelle regole….imposte da famiglie all’antica che ci avrebbero voluti studiosi attenti e composti e validi professori laureati magari per continuare la professione di famiglia. Uccio ci riprende proprio in questa comicità che è tratta dalla vita reale…..Quando il padre Avvocato si aspetta da noi che diventiamo avvocati e non sognatori scribacchini o attori senza avvenire…. Viene fuori la macchietta del Padre che impone di superare l’esame col ricatto di non conoscerti mai più e il figlio che alla domanda del padre E allora? Risponde: “Chi sei?” per anticipare, ridendo, la punizione oppure la madre che urla a bocca chiusa silenziosamente perché la voce non si alza mai…ed assistiamo a quel regalo mai scartato della cornice che gira di casa in casa per tornarci dopo 20 anni senza che nessuno l’abbia mai aperto, per compleanni e sposalizi, perché forse è troppo bella per non essere riciclata….(insomma ricorda le nostre vite di sud di cui oggi ridiamo) La sua teatralità è fatta di schetch ma anche di gestualità. Racconta barzellette e ci dipinge così come siamo, come la storia del balbuziente che si presenta per diventare rappresentante di Bibbie e che torna dal primo giorno di lavoro trionfante, dopo aver venduto 48 Bibbie ed alla domanda di come hai fatto? Risponde quietamente balbettando che aveva suonato a tanti campanelli e dopo il consueto balbettio aveva venduto, semplicemente minacciando le persone che avrebbe raccontato il contenuto della Bibbia se non fosse stata acquistata…..Ma è poco riferire il contenuto dei suoi quadretti perché è come li racconta che induce la risata colma. Come quando racconta del bidet tecnologico e della dimostrazione del funzionamento dei quattro bottoni. Anche i carabinieri non vengono risparmiati e la conoscenza della matematica abbinata ad una sorta di nenia …..quando il carabiniere risponde mi ricordo la musica ma non il testo, come esilarante è il racconto del maresciallo intento al rientro in caserma che viene fermato da diverse pattuglie senza rendersi conto che non si trova alle prese con tante pattuglie perché gira in una rotonda all’infinito…
Studia questo comico, sa fare teatro, non annoia mai, non ha titubanze. Non c’è iato, rottura nei tempi, ha una continuità impressionante un ritmo continuo senza arresti tra una battuta ed un’altra.
E questo è dei grandi comici, come Bramieri a cui si ispira ma è anche il frutto di una dedizione per la ricerca e per il suo lavoro che ne fa un artista di prim’ordine. Un comico pugliese che si ispira ai grandi talenti del teatro cabarettistico e non e che si cala con professionalità nella maschera, nelle sue smorfie,  nello sfottò anche con personaggi presi a caso dal pubblico con i quali intesse un raffinato colloquio giocando con i cappellini colorati , cannucce e movimenti che fanno confondere senza trascurare le loro confessioni di vita che trasforma in gag, sempre in quell’accento della sua terra che lo ha reso famoso. Arriverà con il suo Mudu’ anche Rai Due in inverno: ed è la consacrazione di una grande carriera, costruita passo dopo passo dal 2001, lui comico che non si è arreso ma che dal social passa al teatro sempre più importante dove arriva a furor di popolo e senza agenti.

Per me è una vera rivelazione, perché non sono stata all’altro suo spettacolo al teatro greco di Taormina, anni fa, e non mi aspetto che sia talmente carismatico da farmi dimenticare il mio immancabile dolore al piede. E se riesce a trasformare la mia smorfia di dolore in risate a crepapelle è perché è bravo, non copia, è autenticamente originale ed unico ed è un magistrale attore. Il cinema lo catturerà perché sarebbe un peccato non rapirlo dal teatro, per fare che il visionario sia restituito al visionario mondo della invenzione e dello sberleffo, avendo una visione così ampia del mondo che particolarizza tra ricordi e innovazione. Lo spettacolo è prodotto da Nuccio Anselmo per cardinaliproduction.

Anna Maria Mazzaglia Miceli

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

*

Ti potrebbe interessare anche: