I Reds di Balotelli sconfitti dal West Ham: nervosismo Liverpool, lontano dalla vetta

La coppia italiana (ma non azzurra…) ha completamente mancato il bersaglio. Anzi, Mario Balotelli e Fabio Borini, le punte scelte del 4-3-1-2 del Liverpool, stavolta hanno proprio tradito le attese del tecnico Rodgers, dei tifosi e della critica britannica.
Del resto, alla fine del pomeriggio, i Reds hanno perso (1-3) sul campo del West Ham in Premier League, rimediando fra l’altro la seconda sconfitta in serie. Reid, Sakho e Amalfitano hanno frantumato le buone intenzioni del Liverpool e lo hanno perfino sorpassato all’ottavo posto della classifica. Solo Sterling ha evitato che lo scivolone assumesse il profilo di un’umiliazione dalle tinte scure.

Balotelli, si diceva, ha tentato di aiutare i compagni, in qualche misura ha propiziato la rete di Sterling sfoggiando un aggancio da karateka, figurarsi: eppure è caduto, al solito, in peccati vari di nervosismo. Ha ricevuto, ad esempio, una sciocca ammonizione per aver commesso un falletto inutile sul portiere avversario pronto al rinvio: e, non pago, ha abbozzato pure una blanda provocazione. Tutto già visto. Ad onor del vero, va ricordato anche che Mario ha subìto un mare di interventi pericolosi dagli avversari: lo scenario ideale per regalare mirabilie, insomma, non era questo.

Al contrario Borini si è perso a lungo per misteriose strade della sfida. Ha sì cercato di impensierire Adrian ma non ha saputo incidere, non si è acceso, proprio non è riuscito ad affiorare sulla superficie. Tutt’altro. Non per caso Rodgers ha optato per la sostituzione con Lambert al 75’. Poi, naturalmente, le colpe della sconfitta dei Reds non ricadono solo e soltanto sugli attaccanti italiani: Lucas Leiva è presto evaporato, Henderson si è dimostrato impalpabile e Javier Manquillo, esentato dopo 22’ (!) appena, non ha difeso e attaccato come si conviene a un fluidificate. Svagati, infine, i centrali Skrtel e Lovren. Il campionato, dunque, è diventato già una salita pressoché inaccessibile ai colori del Liverpool: adesso la cima dista sei punti. E, domani, il divario potrebbe addirittura crescere a nove.

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