PRIVO DI ORGANIZZAZIONE: FORSE SOLO UNA SCUSA PER DAR SPAZIO A UN DIRETTORE ARTISTICO CHE E’UN DIRETTORE DI ORCHESTRA?
Non faccio in tempo a vedere il comunicato della serata di Gala di apertura del 69Festival di Taormina, naturalmente celebrativo delle due vere Big del Festival e cioè la Sovraintendente Ester Bonafede e la direttrice Beatrice Venezi, che già ho capito quanto così poco ci sia da vedere o scrivere su questo festival del cinema raffazzonato e mal organizzato, poiché ovviamente, mi appare un Festival decisamente politico che gronda politichese da ogni parte, posso scriverlo? Ho una età in cui devo dire le cose come sono e non come suggeriscono di scrivere e se altri subiscono sempre ricatti di ogni tipo, io che sono stata anche un difensore dei diritti umani, ho il dovere di dire la verità e salvo solo il Vice Presidente di Taormina Arte, Sergio Bonomo che ha diretto Festival e che è un sincero appassionato di cinema.
Nulla da dire sulla serata evento musicale celebrativo del Big Luciano Pavarotti, reale grande artista ed uomo indimenticabile e commovente, e nulla da dire sulla consorte Nicoletta Mantovani cui è stato assegnato il “Premio Umanitario Taormina Arte”, una targa realizzata dalla Maison Damiani, per il suo significativo contributo alla promozione e alla conservazione dell’eredità artistica e umanitaria del grande tenore: poiché come moglie di Pavarotti, Nicoletta ha svolto un ruolo fondamentale nel preservare e diffondere il suo patrimonio musicale nel mondo, assicurando che la sua musica e il suo messaggio di speranza continuassero ad ispirare e toccare il pubblico italiano e internazionale. Si sono alternati sul palco Placido Domingo, Marcelo Álvarez, Vittorio Grigolo, Aida Garifullina, Mario Biondi, Andrea Griminelli, e una nuova generazione di giovani artisti promossi e sostenuti dalla Fondazione Luciano Pavarotti, Floriana Cicio, Giuseppe Infantino, Paolo Nevi, Ettore Lee, accompagnati dalla Taormina Arte Festival Orchestra (chi sono gli eccellenti musicisti non è dato sapere). E’una orchestra nata per gli eventi di Taoarte? Ben tre affidati alla direzione della deliziosa e bionda Venezi? E certo ci siamo commossi nell’ascoltare i brani del La Bohéme” o “Rigoletto”, “La figlia del Reggimento”, “Pagliacci”, “Andrea Chénier”, “Tosca” e brani della tradizione popolare tra cui “Granada”, “Torna a Surriento”, “Buongiorno” e “Miserere”, ed ad intonare, tutti insieme, il brindisi de “La Traviata”. Molto da ridire sulla proposta cinematografica e sul modo di estrinsecarla. Non si può alle ore 2 del mattino sicuramente vedere “Voglio vivere così e…felice canto!”, lo special Rai di Leonardo Metalli” con immagini e video esclusivi della vita del grande Pavarotti che avrei voluto vedere, e dare spazio a retrospettive vecchissime, al Palacongressi, poiché nei Festival di tutto il mondo le retrospettive sono un circuito a parte.
Bè posso sempre rifarmi la sera di Sabato, mi dico: finalmente una prima assoluta programmata per le 20,30!!!
Io con stampella mi reco al teatro antico per tempo, debbo camminare piano. Dopo acuto dolore arrivo, cancelli serrati sino ad oltre le nove ed imploro “scusate mi fate entrare così mi appoggio ai muretti almeno? Nada! puoi morire incancrenita! “Se non abbiamo la telefonata dei vigili del fuoco, non possiamo fare entrate per la posa del tappeto”, Dico: ma scusate giusto ora, all’ultimo secondo? E già il mio tono è alterato; Inizio con altri a ribellarmi e finalmente possiamo entrare…ma di film non si parla …si parla invece di cultura…. capitale umano…. che significa tradotto in soldoni… “io do una cosa a te e tu una a me” premiazioni estenuanti e due ore a parlare del primo film con gli interpreti, (domande e risposte tutti seduti in comodissime poltrone loro…. e noi sulle scomode poltrone delle sedie della tribunetta) e le ore passano e mentre chiacchierano e si auto encomiano sulla bellezza dell’arte e sulla comunione con i popoli, io realizzo che a questi del popolo non interessa nulla! Ma proprio nulla. Hanno il barbaro coraggio di presentare tutto il cast anche del secondo film “In The fire” che ovviamente non la finiscono più di elogiarsi a vicenda. Ovviamente il pubblico non ne può piu’ e quando, finalmente, loro corrono per andare a mangiare perché hanno finito, si prendono gli insulti. “Ah bello ma il tuo film sarà un capolavoro assoluto!” ma ce lo fai vedere e giudichiamo noi?
Finalmente a mezzanotte inizia “Lo sposo indeciso che non poteva (o forse non voleva) più uscire dal bagno” a quel punto si alza il vento tempestoso della notte e cominciamo ad avere freddo, ma il film merita, non è un capolavoro ma almeno ci tiene ancora incollati fino alla fine. Ma è ovvio che il teatro si desertifica, io dopo la lunga pipì del protagonista ho esigenza di correre in bagno, quando vedo tornare i protagonisti del secondo film come se fossero certi che qualcuno sia rimasto per vedere il fantastico thriller mi viene spontaneo dire: Eh sì le pietre del teatro antico non sono potute scappare.
Ecco mi arriva il comunicato della giornata e per dovere lo pubblichiamo:
Primo Blue Carpet alla 69esima edizione del Taormina Film Fest: sul tappeto color acqua marina che riprende i colori del logo del festival realizzato da Alessandro Florio, sono arrivati i protagonisti della prima serata: tra questi Gian Marco Tognazzi e Ylenia Pastorelli per “Lo sposo indeciso che non poteva (o forse non voleva) più uscire dal bagno” e la diva Amber Heard, per la prima volta a Taormina, protagonista del film “In the fire” di Conor Allyn.
Conferito ieri sera, sul palco del Teatro Antico di Taormina, il Premio Taormina Arte alla regia a John Landis, uno dei più grandi registi della commedia internazionale, per la sua immensa carriera cinematografica. Arrivato ieri sera insieme alla moglie, la nota costumista Deborah Nadoolman Landis per partecipare al festival – entrambi terranno una masterclass rispettivamente il 26 giugno (ore 18:00) e 29 giugno (ore 10:30) a Casa Cuseni, il regista ha ricevuto il doppio riconoscimento – rispettivamente una targa e un prezioso realizzati dalla Maison Damiani – dalle mani di Ester Bonafede e Beatrice Venezi, rispettivamente sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Taormina Arte, con la seguente motivazione: “Landis ha dimostrato un talento straordinario nell’elevare la commedia a uno status di prestigio, attraverso la creazione di opere cinematografiche che sono diventate autentici tesori e capisaldi del genere, caratterizzati da una combinazione impeccabile di scrittura brillante e interpretazioni memorabili. Questo riconoscimento testimonia l’importanza della commedia come genere artistico e la sua capacità di intrattenere, suscitare riflessioni e lasciare un’impronta duratura nella storia del cinema. La carriera di John Landis è un esempio per le generazioni future di registi e delle infinite possibilità di connessione e trasformazione che il cinema può offrire, preziosa forma di riflessione sociale e mezzo per trasmettere messaggi positivi.”
A seguire, il cast del film “Lo sposo indeciso che non poteva (o forse non voleva) più uscire dal bagno”, ha raccontato sul palco i punti salienti e retroscena di questa commedia dal sapore agrodolce, diretta da Giorgio Amato, che vede protagonisti un filosofo di fama internazionale e una bellissima ragazza delle pulizie in procinto di sposarsi, ma inconsapevoli che sul loro amore incombe una terribile maledizione pronta a scatenarsi proprio il giorno delle nozze. Presenti sulla scena, oltre al regista, Gianmarco Tognazzi, Ylenia Pastorelli, Stefano Pesce, Giulia Gualano, Morena Gentile e la produttrice Lucy De Crescenzo. Infine, guidato dal direttore esecutivo e co-direttore artistico del Taormina Film Fest, Barrett Wissman, il cast di “In the fire”, con protagonista Amber Heard, ha illustrato i contenuti del film, un avvincente thriller soprannaturale che vede la protagonista nei panni di una psichiatra all’avanguardia protesa a curare un bambino disperato in un’epoca in cui la psichiatria non è ancora una scienza rispettata. Il film uscirà questo autunno in sala. Sul palco con la Heard c’erano il regista Conor Allyn, Eduardo Noriega, Lorenzo McGovern Zaini, Isabella Benetton, Yari Gugliucci e Luca Calvani.
Grande attesa oggi invece per l’arrivo del cast di “Indiana Jones e il quadrante del destino”, che sarà proiettato in anteprima italiana alla presenza di Harrison Ford, Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen. A presentare la serata al Teatro Antico un ospite speciale Fabio Rovazzi, che affiancherà la conduttrice del festival Elvira Terranova, per l’anteprima del nuovo film in uscita nelle sale italiane il 28 di giugno.
Che vi avevo detto? Visto che sono anziana, ricordo tutti i precedenti Festival ma non ho mai visto la presentazione di un film con relative domande sul palco del teatro antico, ma il giorno prima della proiezione in conferenza stampa o il giorno dopo; Sono una giornalista e dovrei scrivere sul film, dovrei…. ma non lo ho visto al pari dei miei colleghi. Sul palco ho assistito a una truppa che ha manifestato solo troppa troppa mancanza di rispetto verso il pubblico, troppa ma troppa poca professionalità troppo ma troppo snobismo. Chi dovrebbe parlare del cinema conosce altro e non può farlo e chi parla di cinema, come Barret, viene tradotto dagli attori. E poi…”ma quanto siamo bravi noi che in due mesi abbiamo portato a Taormina qualcosa di sublimamente……” improponibile! Un triste spettacolo di mancanza di tatto per chi i film li vuole realmente vedere. Scusate, ma i premi consegnateveli tra voi, mentre noi facciamo a meno delle star se è l’unica proposta che fate ad un pubblico che non deve essere né colonizzato e neppure reso colto dalla supponenza di qualcuno che ostenta di sapere cosa sia il cinema. I Festival interessanti per il critico cinematografico sono quelli che ti portano anche a vedere 10 film di seguito ma in ore possibili e non quelli in cui si deve dar conto agli ospiti del perché non hanno una conferenza dedicata al Palacongressi. Gli ospiti e le star ci piacciono, a Venezia assistiamo alla consegna anche del Leone alla carriera ma sono momenti decisamente in orario anche mattutino fatti nei luoghi opportuni. Mi chiedo chi ha deciso di consegnare un Festival che ha una storia meravigliosa nelle mani di incompetenti designati da politici altrettanto incompetenti? Ed allora fatevi i festival al Nord nella vostra fantastica cornice di scambi pseudoculturali e non offendete la intelligenza dei siciliani!
Scusate ma dovevo alla mia terra ed al magnifico Teatro Greco un poco di realtà. Signori verità soltanto verità! Viva Pirandello.
Anna Mazzaglia Miceli
Taormina Film Fest è prodotto e organizzato dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia.
Una manifestazione realizzata grazie al supporto di Regione Siciliana, Ministero della Cultura, Ministero del Turismo / Italia.it, Città di Taormina, Parco Archeologico Naxos Taormina. In collaborazione con Sicilia, See Sicily, Italiafestival. Main Sponsor: Domus Artium, Villa Bibbiani, Con il sostegno di ENIT Sponsor: Damiani, Aria di Sicilia, Dr Automobiles, Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri di Messina, Trenitalia, Morgana Lounge Bar, Ristorante La Botte. Sponsor tecnici: Casa Cuseni, Acqua Fontalba. Con il patrocinio di RAI Sicilia. Media partner: RAI, Deadline, Variety, Taxi Drivers, Gazzetta del Sud, Live Sicilia. Radio Ufficiale: Radio Monte Carlo.