Al Palacongressi di Taormina trionfano i Pink Floyd nell’adattamento dell’orchestra a plettro città di Taormina ed il pubblico si infiamma.

Grande successo a Taormina dell’orchestra a plettro per il Concerto di Capodanno

Fantastico tradizionale “Concerto di Capodanno” dell’Orchestra a plettro “Città di Taormina” in questo 2025 ricco di sorprese per la cittadina turistica. Il concerto rimane uno degli eventi più attesi del cartellone delle festività natalizie della Perla dello Jonio che si conferma esso stesso promotore della buona musica che si ripete da quasi cinquant’anni e che non ha mai deluso le aspettative del suo numeroso pubblico.

In ogni nota suonata da questi preziosi strumenti c’è la storia dell’Orchestra a Plettro, una realtà nata nelle botteghe taorminesi, e diventata grazie al desiderio di condivisione e alla tenacia di generazioni di musicisti un patrimonio musicale che ha avuto successo in tutto il mondo. Il concerto, organizzato dal Comune di Taormina e tenuto al Palazzo dei Congressi diretto dal M° Antonino Pellitteri, che dal 2008 è il direttore stabile dell’Orchestra a plettro Città di Taormina è stato quest’anno ancora più elegante ed eccezionale. Nel buio del palco si è iniziato con la “Pastorale siciliana” e le classiche note della zampogna e si è proseguito con i valzer di Stauss e “Sul bel Danubio Blu” evoca la mia giovinezza con mia madre e la zia nella casa di Corso Cavour a Messina mentre mio fratello ascoltava alla televisione questo Valzer straordinario proprio il primo dell’anno. Ma sul palco c’è anche la soprano catanese, figlia d’arte Manuela Cucuccio per cantare “Se” tratto dal film Nuovo Cinema Paradiso su musiche di Ennio Morricone ed a seguire un medley riattato da Antonino Pellitteri sulle musiche di Pietro Mascagni e Cavalleria Rusticana con il primo mandolino Emanuele Buzi. Il concerto ricorda il taorminese artista e musicista stravagante Chico Scimone che nella sua affascinante vita aveva scritto anche alla Nasa per vedere la Luna da vicino, talmente era curioso delle cose di questo mondo….e in suo onore la orchestra ha eseguito il Concerto D’autunno, e Manuela Cucuccio è tornata  ad interpretare il celebre brano “Cantique de Noel” di  Kurt Herbert Adler, ma è nel brano a sorpresa che l’orchestra fa scoppiare il teatro di applausi quando risuonano le note magiche dei Pink Floyd con la batteria di Giovanni Caruso e la chitarra di Yari Pavone.

Un omaggio anche a Rosa Ballistreri con “mi votu e mi rivotu” con un sax solista di eccezione che fa da contraltare alla musica della orchestra, mentre è in uscita il film di Paolo Licata “L’amore che ho” dedicato alla grande artista scomparsa e prodotto dalla Film Commission Sicilia.Torna la Cucuccio a cantare una antica canzone popolare di autore sconosciuto “Il bacio”. Si chiude con il Can can e l’omaggio a Napoli con Funiculì Funiculà e per finire con la Marcia di Radetzky di Johann Baptist Strauss tanto adorata dal pubblico taorminese0:35 / 3:21

Sul palco con l’orchestra Elisabetta Monaco (liuto cantabile), Alfredo D’Urso (chitarra solista), Giovanni Caruso (percussioni) e l’entusiasmo e l’esperienza di tutti i membri dell’Orchestra. Come da tradizione ha presentato  la serata il dott. Cino Restuccia.

Fondata agli inizi del ‘900, l’Orchestra  a  Plettro Città di Taormina è una delle più antiche e prestigiose formazioni  a  plettro  presenti   in   Italia. Nel corso della sua lunga storia, l’Orchestra è stata per i tanti taorminesi che ne hanno fatto parte l’espressione più autentica dell’amore per la  musica e per gli strumenti a plettro, al punto da divenire una vera e propria istituzione della città che, nel 2010, le ha conferito il “Premio Città di Taormina”.     Le origini dell’Orchestra a Plettro ci rimandano agli inizi del XX secolo quando alcuni musicisti taorminesi, spinti dal desiderio di condividere la propria esperienza musicale, hanno dato vita alla formazione di due piccole orchestre, una di strumenti a fiato e l’altra di mandolini, che presto si fusero in un unico organico. Successivamente, grazie al crescente interesse per gli strumenti a pizzico, che meglio si prestavano ad accompagnare i canti popolari siciliani, l’orchestra ha perso la sezione di fiati e la sua anima bandistica dando vita ad un ensemble formato esclusivamente da mandolini, mandole, mandoloncelli, chitarre e contrabbasso.

Negli anni ’60, con l’intento di tramandare l’interesse per la musica e gli strumenti a plettro, il M° Cosimo Aucello ha avviato la prima scuola di mandolino e chitarra dell’Orchestra, alla quale si sono formate e continuano a formarsi ancora oggi generazioni di musicisti. Tra i musicisti che hanno segnato la storia dell’Orchestra in quegli anni, si ricorda in parti- colare il M° Pancrazio Gulotta, virtuoso mandolinista taorminese al quale si devono numerose composizioni originali scritte appositamente per l’Orchestra a plettro Città di Taormina.  Alla fine degli anni ‘70, la direzione dell’Orchestra è passata al M° Chico Scimone, noto pianista e maratoneta, il quale l’ha guidata per oltre 30 anni e ne ha arricchito il repertorio. Nel tempo la popolarità dell’Orchestra è cresciuta così tanto che nel 1999 la televisione di Stato giapponese ha girato un video documentario sulla sua storia. L’orchestra segna anche la storia della mia vita  e di chi anno per anno ha seguito con dedizione e passione la musica eseguita con questi splendidi strumenti. Emerge la tradizione ed i ricordi e sono 20 anni che Chico Scimone non c’è più e lo ricordo con enorme nostalgia poiché era un uomo dalle autentiche passioni e viscerale nel misurarsi con i vicoli di Taormina e con la voglia di essere un attimo sopra le righe. Era il primo in tutto e quando lo scorgevi imponente all’inizio del Corso Umberto non potevi che guardarlo ammirata. Era molto amico di mio padre…con cui scrisse diversi sonetti. Uomini così non ci sono più:  avevano charme e classe ed erano autentici nel teatro nella musica e nella scrittura…. Erano senza riconoscimenti che il mondo ha comunque loro tributato. Hanno forgiato il mio carattere resistente, scevro da compromessi, in un mondo in cui si svende tutto al facile successo…pur di apparire… gli ignavi mi disorientano e l’orchestra a plettro è il simbolo di un modo di essere e di vivere fondato sul valore e sul sentimento sulla bellezza sull’osare, creando… misurandosi con sfide sempre più nuove nell’arte. E solo l’arte salva… solo l’arte consola… solo l’arte è spirito e bellezza.

Anna Maria Mazzaglia Miceli

https://www.facebook.com/anna.mazzaglia1/videos/473420085794937?locale=it_IT

 

 

Ti potrebbe interessare anche: